Recensione della mostra ‘Il colore come specchio dell’anima’ di Sonja Streck scritta dalla direttrice Dott.ssa Rita Angela Carbonaro
In un ambiente ricco di suggestioni e di storia, il Refettorio piccolo delle Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero “ di Catania, dove il concetto di spazio e tempo si trasforma in dimensione del pensiero, in elaborazione della memoria, è stata allestita la mostra di Sonja Streck “Il colore come specchio dell’anima”dal 30 ottobre 2022 al 31 gennaio 2023. Una mostra ricca di spunti appassionanti, inaugurata il 29 ottobre alle ore 10:00 alla presenza di un folto pubblico, giornalisti, emittenti televisive e con l’intervento di illustri relatori italiani e stranieri.
I trenta dipinti di Sonja Streck, in un tripudio di colori, sospesi, istallate a cerchio in modo che l’occhio del visitatore si potesse trovare al centro, scorrevano come in un film muto , creando un armonico equilibrio tra le opere esposte, i libri e lo spazio architettonico. Una mostra è forma e concetto con cui si trasmettono pensieri ed emozioni perché l’uomo non può contemplare le idee ma solo lei immagini, la rappresentazione dell’idea. Lo stesso Kant aveva riconosciuto un intelletto ectipus, bisognoso di immagini e di colori.
Sonja Streck in tutte le sue opere ha uno specifico linguaggio allegorico che consente di mettere in luce una poliedrica personalità artistica. Virtuosa del colore, dalla tessitura complessa, attraverso brillanti soluzioni simboliche e cromatiche riesce a creare effetti particolarmente suggestivi, contorni che si sfaldano e si ricompongono, in una perfetta geometria, in una visione frammentaria e sognante. La parola dipinta, in cui il tratto pittorico si trasforma , come in una sorta di operazione alchemica, in straordinarie vertigini di fantasia che si fondono in una parabola creativa che viste in sequenza affascinano perché la pittura come la musica ha i suoi tempi, ritmi , colori, forme e accordi che nascono dal talento dell’artista.
Una cultura composita figurativa estremamente raffinata, singolarissima ed estremamente personale. Accostamenti di linee e colori che catturano l’occhio perché è un’artista che lascia ampio spazio all’immaginazione. Le sue opere dalla tecnica di rara efficacia, dense di luce, colore, luminosità e movimento con accostamenti singolari ed effetti di sospensione spazio temporale catturano l’occhio e ci fanno conoscere una Sonja Streck a tutto tondo. Una mostra ricca di spunti inediti e appassionanti. Ogni dipinto ha presentato inaspettate sorprese e curiosità perché ogni opera d’arte è unica, un microcosmo, un richiamo che va al di là del soggetto stesso, e che suscita emozioni narrate senza che si senta rumore, fatto di segni, simboli, e contrasti cromatici perché ogni opera d’arte nasce nel tempo, esprime il tempo: è tempo. Sonja Streck con i suoi dipinti coinvolgenti, dallo stile inconfondibile ha avuto la capacità di fondersi con la bellezza della Biblioteca trasformandoli in magiche atmosfere di luci e colore.
Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero”- Catania (Monastero dei benedettini di San Nicolò l’Arena)